Si possono curare? Perché si formano?
Se soffri di calcoli renali o sei alla ricerca di rimedi naturali perché un tuo caro ha avuto una colica, sei nel posto giusto! In molti non sanno che è possibile eliminare questo disturbo utilizzando contemporaneamente 3 cose:
- Una corretta alimentazione
- La fitoterapia
- La riflessologia plantare
Leggendo questo breve articolo scoprirai quali sono le cure naturali più adatte, ma cosa ben più importante, imparerai perché si formano. Già! Qual è il meccanismo che li crea? Scoprendolo potrai prevenire il problema della calcolosi renale.
Kidney Stones: le pietre nel rene
I calcoli renali (in inglese si dice kidney stones) sono delle piccole aggregazioni nel tratto del sistema urinario. La calcolosi renale, il cui termine medico nefrolitiasi (o litiasi) proviene dal greco, significa “pietre nel rene”. I calcoli renali hanno una consistenza dura assimilabile a delle pietrine durissime per l’appunto.
Si formano perché c’è una anomala precipitazione (aggregazione chimica) di sali minerali come il calcio, come il fosfato e come l’acido urico. Inizialmente si formano dei piccoli cristalli, poi dei microcalcoli, ed infine dei calcoli più grossi che possono raggiungere anche delle dimensioni elevate.
Dimensione dei calcoli renali
Nascono come particelle microscopiche che invece di rimanere sciolte in soluzione nel sangue, si aggregano tra di loro. Col tempo aumentano di volume fino a raggiungere dimensioni variabili che vanno da pochi millimetri fino a 6 o anche 7 centimetri di diametro (cioè grandi come delle albicocche).
Quando i calcoli si muovono vanno a ostacolare il flusso dell’urina e producono le cosiddette coliche renali. Nello spostamento causano spesso delle micro lesioni e quindi delle infezioni alle vie urinarie. Ecco perché c’è un grande rischio per una calcolosi renale di avere dei danni al rene. Si potrebbe arrivare addirittura ad una pericolosa insufficienza renale se non vengono trattati e guariti per tempo.
Tipologie di calcoli
I calcoli possono essere di composizione calcica, possono essere anche misti, possono essere calcoli come dicevamo di acido urico e possono anche avere nel loro interno una natura infettiva cistica. Indubbiamente la forma calcica è quella più diffusa. Diciamo che rappresenta l’80% del numero dei casi riscontrati.
I calcoli renali sono un problema che affliggeva nel 2018, il 12% della popolazione mondiale. E’ una patologia che deve avere la sua giusta attenzione da parte della medicina ufficiale ma anche dalle persone che ne soffrono.
La dieta: un problema italiano
La calcolosi renale è una patologia che è molto diffusa qui in Italia. Non è una patologia legata all’invecchiamento, perché compare nelle persone anche molto giovani. Può essere considerata a giusta ragione un’alterazione metabolica.Deriva dal cattivo uso del cibo, da un eccesso di cibi inadatti, perciò interessa gli adulti come i giovani.
Perché ci sono tante persone che soffrono di calcoli renali? Perché sono più diffuse al Sud rispetto ai paesi del Nord?Il progetto naturale della creazione aveva previsto per noi umani alcuni cibi rispetto ad altri, nelle giuste proporzioni ed assunti in quantità e combinazione ottimali (cioè non mescolati a casaccio).
Noi, assumendo tanto cibo confezionato cosiddetto “spazzatura”, abbiamo stravolto la nostra dieta alimentare e questo ovviamente ha portato a un aumento incredibile di casi di calcolosi renale.
In futuro se non si corre ai ripari educando gli italiani con una sana informazione alimentare, se ne vedranno delle belle in quanto all’aumento di malati affetti da calcoli renali.
Ancora una volta assistiamo al fatto che la medicina non riesce a fare prevenzione avvertendo le persone che esiste un collegamento tra quello che noi mangiamo e la comparsa delle moderne patologie. In questo caso il problema appunto è la formazione di calcoli renali.
Di solito non vengono date delle indicazioni ben precise sulla dieta che deve avere una persona che soffre di calcolosi renale. Al massimo (e sbagliando) gli si demonizza l’acqua dicendo che deve solo bere un’acqua povera di calcio.
Bere un’acqua povera di calcio è inutile per il semplice fatto che la maggior parte del calcio noi lo troviamo direttamente negli alimenti. E poi dobbiamo ricordare che c’è un metabolismo del calcio, essenziale per la vita. Bisogna assumere calcio calcio in modo naturale, altrimenti il nostro corpo se lo prende lo stesso “di forza” estraendolo giù dalle ossa.
Ma allora, come si risolve il problema della calcolosi renale? Semplicemente imparando cos’è la corretta combinazione alimentazione, perché quella scorretta a cui ci hanno abituato senza avvisarci, è purtroppo il solo vero motivo per cui compare la calcolosi renale.
Ci sono degli alimenti che causano la comparsa dei calcoli al rene? Certo! Sono gli eccessi della dieta mediterranea:
- pane
- pasta
- pizza
- patate
- riso
- dolciumi
che inducono proprio la comparsa di questa patologia specie quando si mangiano unitamente a proteine e grassi animali conditi con sale (es. Spaghetti a vongole + frittura di pesce + patatine fritte accompagnate da un ottimo e fragrante pane appena sfornato).
Perché alcuni carboidrati formano i calcoli renali?
Questo è dovuto a due elementi essenziali: da una parte l’eccessiva presenza dell’acido ossalico e dall’altra un’apporto ridotto di acido citrico nel sangue. Ci devono essere questi due Fattori scatenanti per poter poi avere la formazione dei calcoli.
L’acido ossalico, dove lo troviamo? Principalmente noi italiani lo assuminamo dai cereali, dalle farine con pane, pasta e riso. Il problema è che quando noi abbiamo un’alterazione della parete dell’intestino (causato da un precedente disordine alimentare) questo acido ossalico lo riversiamo tutto libero nel circuito sanguigno.
Qui si va a legare ad altri sali di calcio formando le dolorose pietrine. C’è anche una concausa dicevamo, la carenza di acido acido citrico nel sangue. Cos’è che induce questa carenza? Innanzi tutto l’acido citrico permette di rendere il calcio solubile quindi la sua carenza induce una maggiore facilità da parte l’acido ossalico di legare calcio e formare il calcolo. L’acido citrico viene prodotto dal nostro corpo e serve proprio per produrre il bicarbonato che è necessario a inertizzare le scorie acide nostro corpo.
Invertire il processo per fermare le coliche renali
Per chi soffre di calcolosi renali c’è un modo di invertire questo processo patologico che forma i calcoli cambiando magari alimentazione? Si può tentare di ridurne la grandezza o magari proprio eliminarli?
Sì, il fatto di riportare alla giusta quantità l’acido citrico ci permette di rendere più solubile il calcio presente. Quando noi mangiamo pasta diamo con questo carboidrato, zucchero alle nostre cellule che producono appunto scorie di lavorazione quali il lattato e l’acido lattico.
Queste scorie metaboliche devono essere rese innocue da un sistema tampone che consiste semplicemente nella produzione di bicarbonato. L’organo che ne produce di più e il fegato che utilizza l’acido citrico prendendo il calcio e trasformandolo in bicarbonato.
Quindi se noi cambiamo alimentazione assumendo molta più frutta fresca di stagione, verdure ed ortaggi variandoli tra di loro, semi oleosi tipo mandorle, noci e semi di zucca o di lino, arricchiremo il nostro sangue di acido citrico.
Bloccheremo in questo modo la formazione di nuovi calcoli, ridurremo la renella fino a farla scomparire e ove possibile diminuiremo le dimensioni anche dei calcoli già presenti.
Fitoterapia: l’erba che scioglie i calcoli
Erba spaccapietra
Hai avuto dei calcoli renali o delle coliche renali? Una delle cose più intelligenti da fare è usare la tisana spaccapietre, e adesso te ne spiego la preparazione. L’erba spaccapietra (da cui la tisana prende il nome) è il nome comune di un’erba chiamata Erba ruggine, Rugginina, Felce ruggine, Cedracca, Filicicchia. Però il suo vero nome botanico è Asplenium ceterach.
Proprietà e indicazioni dell’erba spaccapietra
+++ Calcolosi urinaria, reni e vescica
++ Diuretico
++ Spasmolitico e favorente l’espulsione di calcoli
+ Bronchite e affezioni bronchiali
+ Catarro delle vie respiratorie
+ Depurativo e drenante
+ Dermatosi
+ Dermopurificante, dermoprotettivo
+ Espettorante, mucolitico
+ Antispasmodico
Come fare
Si compone un preparato a base di erbe con taglio tisana che avrà come base principale 100 grammi di erba spaccapietra. Aggiungiamo anche delle altre erbe diuretiche come i peduncoli di ciliegio che sono un toccasana per il rene, la gramigna, un po’ di Frassino che ha la capacità di eliminare anche tutti gli acidi urici ed anche un po’ di barba di mais (queste erbe secondarie in misura di 25 grammi ciascuna).
Di questa tisana dovrai berne almeno 2 litri al giorno. Se la si preferisce più dolce, potremmo aggiungere un po’ di frutti di bosco per renderla più gradevole. La preparazione è questa: 6 cucchiai in 2 litri ed 1/4 di acqua bollente. Far bollire per 4 minuti e lasciare in infusione per 5-8 minuti poi filtrare tutto.
2 litri di tisana corrispondono a circa 8/10 tazze o bicchieri da bere durante la giornata (prima o lontano dai pasti). Vedrai che con un po’ di costanza otterrai unitamente ad una corretta dieta, un’ottimo risultato. Ma non è tutto, per agevolare e favorire la corretta diuresi e successiva espulsione di scorie e renella esiste la terza cosa da unire alle precedenti cose che sono la dieta e le tisane e cioè: la riflessologia plantare.
Riflessologia plantare e calcolosi
fine prima parte